Strano e Familiare
creative direction, styling and collage design by Alessio Pasqualini
photography by Federico Sorrentino
model Isacco D’Elia
stylist’s assistants Matilde Mastromonaco, Valentino Tottoli
Linguaggio, questo, di cui potremmo citare molteplici autori di riferimento, dal dadismosofisticato di Hanna Hoch alla pratica contemporanea di Marzia Migliora: la serie di opere sucarta intitolate Forza lavoro, infatti, sono realizzate con la tecnica del collage mista a disegno, e utilizzano frammenti tratti da articoli e pubblicità di riviste del passato. Il tema del passato tornain Strano e Familiare, in una chiave che evidenzia la casa e la famiglia come un luogo di memorie, custodite e penetrate. Il risultato mette in dialogo il rapporto che c’è tra le fotografiestoriche e la preservazione della nostra memoria: archivi come vita, archivi come storia.
Altro autore di riferimento per lo sviluppo di questo progetto è sicuramente Jacopo Miliani, i cui collages hanno aperto in Italia nuove strade per l’interpretazione del dialogo tra arti contemporanee e moda.
Composizioni di frammenti che testimoniano il passare del tempo: appese alle pareti, tenutesottovetro sulle credenze, posate sui mobili, incollate sugli album o raccolte nelle scatole da scarpe, le foto di memorie familiari rappresentano una tradizione per tutti, nessuno escluso. Questo progetto ne celebra la contemporaneità, compensando così l’assenza di tempi passati. Dispositivi che plasmano la memoria stessa in una sorta di esorcismo del tempo in cui ognidettaglio acquisisce in sè il potere di raccontare storie allo stesso tempo personali e collettive. Sono storie vere, intime, piene di poesia e immaginazione.
Affini a questo lavoro, con intenti simili ma diversi, si può ricordare anche la serie dei Ritratti reali di Mario Cresci: servendosi di fotografie vintage, documenti d’archivio e oggetti etnografici, Cresci fotografa le fotografie e realizza stranianti ritratti di famiglia in cui i protagonisti tengono in mano vecchie immagini dei loro cari, defunti o emigrati dalle case contadine dalle quali provengono. Il tema del confronto tra il passato e il presente interagisce ed entra esplicitamente in contatto con la più profonda comprensione di ciò che siamo davvero, la nostra storia e il progressivo avvicinamento al nucleo familiare a cui siamo legati.